mercoledì 26 aprile 2017

Un po' di morale a Volvera

Avrei voluto intitolare così il blog dopo la gara a Fontanigorda.
Peccato che ci sia stato un clamoroso ritiro alla lanterna 4.

Testa ancora assente, gara su terreno assai tosto e di livello tecnico decisamente superiore alle mie capacità (era presente un certo Sebastian Inderst, non potevano certo tracciare una gara "facile" )...
insomma un disastro annunciato.
Anche dai disastri si può però imparare qualcosa, ovvero che quando si sa che si corre su un terreno tanto tecnico è meglio valutare ben bene la categoria, eventualmente scendendo dalla MA alla MB.
Soprattutto di questi tempi dove la testa è quella che è e la grinta è molto bassa.
Meglio una gara più semplice corsa bene, pulita, leggendo in anticipo, che una gara difficile corsa malissimo e in affanno.

Detto ciò, avevo bisogno proprio di divertirmi un po', di concludere bene spingendo a tutta in una gara più semplice, anche in centro storico.
L'occasione è arrivata alla bi-sprint a Volvera, valida per la coppa Gsport,  molto ben organizzata dall'omonima società. Vi sono anche nomi importanti tra giovani e meno giovani, che rendono la MA piuttosto interessante anche per la classifica.
Tra l'altro io ed Elisabetta avevamo deciso di provare a correre entrambi tutte e due le manche, guardando a turno il piccolo Marco.
Decido pertanto di rilassarmi, godermi la giornata, pensare solo a correre e a divertirmi.

Già alla prima lanterna la fatica si fa sentire, e mi allarmo abbastanza, ma poi butto un rapido sguardo al Garmin e vedo che sto andando sotto i 3:50... le gambe sembrano andare bene. Allora cerco di rallentare un po', regolarizzare il passo per riuscire ad anticipare i punti ed evitare i soliti errori.

Il risultato non è male, compio alcune imprecisioni nelle tratte:
2-3 --> bisognava proseguire a ovest lungo la strada e svoltare. Più corta e meno lettura
11-12 --> non so perché non mi sono fidato a entrare tra le case ed andare lungo la linea



Arrivo stremato, e comincio a pensare che gara 2 sarà una sofferenza...
Invece NO, le gambe ci sono ma parto comunque in controllo. Punti 1 e 2 filano senza intoppi.
Al 3 commetto il primo errorino, non tagliando secco in uscita dal 2.
Bene fino al 10.
Poi all'11 commetto l'unico vero errore, non andando dritto alla rotonda, ma girando per prendere un passaggio che poi era chiuso (per la verità segnato in carta, ma nella corsa non l'avevo visto).
Bene gli ultimi 3 punti vicini, lucidità nel non spremermi troppo nella tratta 12-13, riuscendo a farmi già un'idea di 14,15 e 16.



Chiudo al 5° posto entrambe le gare, nella seconda in particolare a meno di 2 min da Giuliani, e non è male.




Unica nota amara, beccarsi prima 11 e poi 5 sec dal buon Balbo e non essere il più veloce di giornata della società. Ma di questi tempi va bene anche godere solo a metà!

Adesso occorre continuare così, essere regolari, e confermarsi in bosco.

Alla prossima (forse Pellio d'Intelvi).

venerdì 14 aprile 2017

La prima trasferta orientistica da neo-papà

Dopo praticamente un anno di digiuno dall'orienteering che conta, si ritorna con fatica sui campi di gara.
Era praticamente da Giugno 2016 (gara in Svizzera su terreno assurdo, costatami una brutta distorsione alla caviglia) che non gareggiavo.
Il motivo e' nobile, infatti proprio più o meno avevamo scoperto che Elisabetta era incinta... e quindi
avevamo dovuto ridimensionare un po' il nostro vagabondare, saltando praticamente tutti o quasi gli appuntamenti nazionali.

E adesso eccoci qui, il piccolo Marco sta per compiere tre mesi, e abbiamo deciso di lanciarci in questa due giorni sul lago di Como, stanchi morti, ma desiderosi di provare questa esperienza, anche per capire anche come avremmo reagito a un week-end intenso di gare dovendo gestire la nostra creatura!

Il bilancio è positivo, nonstante le innegabili difficoltà legate alla logistica con un bimbo di meno di tre mesi, siamo riusciti a cavarcela egregiamente, e ci ha fatto piacere rivedere tanti amici che hanno voluto conoscere e si sono innamorati di Marco.

Sul piano orientistico la faccenda è complessa.
I fatti dicono che Elisabetta nella sprint di sabato a Dervio si è dimenticata di fare check e clear...
Io nella Long di domenica a piano Rancio ho combinato tra le peggiori cretinate di sempre...

La cosa curiosa è che in questi mesi, nonstante le notti insonni, le difficoltà al lavoro, la gestione del bimbo, i momenti difficili, ho sempre continuato ad allenarmi (tra l'altro ne approfitto per ringraziare l'amico Dario che mi sta dando una mano enorme per gli allenamenti... grazie!) e ora comincio ad essere in forma, e lo dicono anche i trail che ho corso nei mesi scorsi.

Però, nonstante lo stato di forma fisica indiscutibilmente buono, il migliore degli ultimi anni, domenica non avevo la testa...
dopo poco non avevo i piedi (distrutti dalle vesciche)...
e poi han ceduto anche le gambe... (e sabato non avevo nemmeno corso la sprint, per alternarci con Eli).

Il risultato è il seguente: gara di 9.1 e 400 D+ corsa in 2h 11m, un'eternità, con un lag (7-8), punto facilissimo, dove c'era una comoda strada, io invece mi lancio in un bosco ripido pieno di foglie e lascio 13 minuti, continuando ad evitare di scendere in strada, ma vagando senza meta nel bosco come in trance...
Poi lag 19-20 faccio un'altra assurdità, salendo dal punto di ristoro sbagliato a cercare il masso. Lascio altri 10 minuti...
Ci sono poi altre miriadi di errori, ma comunque anche quando ho corso correttamente sono stato lento, poco convinto, e sempre molto molto confuso nell'azione.


Le gambe dicono che una gara così forse potrei correrla in 1h30- 1h35,  però al momento la testa non esiste.

Sono giunto alla conclusione che i ritmi devastanti di questi mesi mi hanno prosciugato, non c'è più spazio nemmeno per uno spillo nella mia testa, e ogni stress aggiuntivo si tramuta in un disastro.

Adesso però Marco pian piano sta diventando più gestibile, le notti vanno meglio, stiamo cominciando a dormire meglio e forse, con il tempo, comincerà a ritornare la lucidità.

Il 2017 orientistico doveva cominciare in qualche modo... è cominciato con una bellissima trasferta in cui ci siamo goduti il bimbo, la natura e gli amici. Ora bisogna scrollarsi di dosso le difficoltà e comiciare a fare sul serio nelle gare.

Magari già lunedi 17 al Bosco delle Fate a Fontanigorda... chi lo sa...